Aveva un
orto
lungo i dolci pendii della Val di Zena.
Era la sua
vita quell’orto,
dove coltivava radicchi, carote e cipolle.
Ruspavano
tra l’erba e la ghiaia
le galline e un galletto prepotente.
C’erano i
conigli nelle gabbie di ferro,
timidi e teneri nella loro prigione.
Poi,
dopo le faine e le malattie,
rimase
solo una capretta.
Una dolce
capretta che gli correva
incontro appena lo sentiva arrivare.
C’era tra
loro due una forte
corrispondenza d’affetti: si capivano.
In quell’orto
aveva piantato tante rose
di un profumato color rosa.
Era
orgoglioso di quelle sue rose.
Ricordo il
sorriso buono dei suoi neri occhi
mentre ci
apriva il cancello del suo orto
e quando
saliva le scale
per portarci i suoi prodotti ortivi.
Ci voleva
bene ed anche noi
provavano per lui affetto e stima
anche se
non ce lo siamo mai detto.
E’ sempre
con noi e ci sostiene
nei momenti difficili.
Che bella
persona!
maria luisa
5 commenti:
Un bellissimo acquarello con colori riposanti e una poesia molto delicata
Ciao Maria Luisa, che parole gentili e che bello il tuo acquerello ricco di "poesia del cuore". Un caro saluto. Grazie!!
Dolcissima e toccante la tua poesia, cos' com'è dolce il tuo acquerello con quella terra bella ed ondulata . Abbraccio.
grazie per i vostri commenti!
un sorriso da Luisa
Que aguarela tão perfeita, tão límpida e bela!
O poema acompanha-a de forma magnífica.
Abraços. M. Emília
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